Sopra il Tappeto Niente

Performance
tipologia
Performance
anno
2014
durata
30'

Rappresenta la prima performance ideata dall’artista, in collaborazione con il coreografo e musicista Paul Moldovan, presentata in un suggestivo spazio del campus NABA in occasione del progetto Open Fields, curato da Andris Brinkmanis.

L’autore adopera il concetto di tappeto come palcoscenico per mettere in luce un mondo sommerso presente nella società. L’acqua è il tappeto e i performers impersonificano la corruzione, la criminalità, l’evasione fiscale, il traffico illegale, l’estorsione e l’usura. Sopra il tappeto nulla è visibile, ma in un mondo parallelo si intrecciano legami o si intraprendono guerre, che talvolta emergono come punte di iceberg e giungono a conoscenza della collettività, scuotendo le coscienze. Le sequenze sono caratterizzate da gesti di complicità, finzione, aggressività ed espulsione. Il percorso intrapreso dai personaggi si identifica con la vita, spesa nel raggiungimento della festa, simbolo della ricchezza e del potere. Qualunque mezzo è valido per raggiungere e mantenere lo status simbol desiderato, un mondo sfavillante a vantaggio di pochi, nel quale prevale l’asservimento, lo sfruttamento, l’impoverimento del prossimo. Un mondo attrattivo che incatena e dal quale è difficile uscire. A metà percorso però un performer abbandona e torna sui suoi passi. È un segno di speranza. Non importa quanto gravi siano stati gli errori, in ogni momento è sempre possibile il pentimento e la redenzione. Il bene è l’essenza di una vita autentica, degna di essere vissuta e ricordata. L’arte performativa e la danza si fondono in uno scenario di grande impatto visivo e rendono lo spettacolo intenso e coinvolgente.

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